Il marketing dei prodotti agricoli, e non solo, passa dal video. Lo dicono i dati, e ormai lo dicono da anni.

Era il 2019 quando il report annuale di We Are Social riportava che “il 92% degli italiani guarda video online” e YouTube era stata la piattaforma più utilizzata del 2018. Oggi tra Reels, YouTube Shorts, dirette Facebook e TikTok possiamo anche tralasciare le statistiche, la situazione è lampante. E il bello è che, secondo un’indagine di Buzzsumo, i video che riguardano l’ambito food hanno mediamente più interazioni rispetto a tutti gli altri. TikTok, che lancerà Kitchen, sembra confermarlo.

E se i contenuti video piacciono agli utenti, anche Google e Facebook li premiano. Provare per credere: cerca “visita uliveto”, “produzione miele” o “coltivazione pomodori” e dai un’occhiata alla pagina. Subito dopo i risultati di ricerca locali, quelli che ti mostrano sulla mappa le aziende della zona che potrebbero soddisfare la tua ricerca, ci sono dei video. In pratica, Google risponde a determinate ricerche mostrando per primi i contenuti di YouTube.
Sul fronte Facebook, invece, pare che in questo momento l’algoritmo dia più visibilità alle immagini in movimento piuttosto che ai post statici.

ricerca google mostra prima i risultati video

Il video, quindi, può essere uno dei pilastri sui quali impostare la tua strategia di comunicazione e, sopratutto, lo strumento sul quale fondare lo storytelling della tua azienda agricola.

In questo articolo ti spiegherò passo per passo come iniziare a usare i video per il marketing dei prodotti agricoli ma ricorda: produrre un video non ti cambierà la vita, inserire dei contenuti di questo tipo all’interno di un piano di comunicazione più strutturato potrebbe farlo.


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Pensare un video

Chi l’ha detto che per fare un buon video servono un regista, telecamere professionali e un sacco di soldi? Il primo passo per realizzare un buon video è trovare una buona idea, un’idea che le persone vogliono guardare.

A mio avviso, l’idea che porta alla realizzazione di un video destinato a promuovere un’azienda agricola o i suoi prodotti dovrebbe seguire due direttive: spontaneità e valore per l’utente.

 

Spontaneità

Se lavori nel comparto agricolo, lavori nel mercato che ha il legame più intimo con la terra. È questa la percezione dei consumatori ed è questo che si aspettano di vedere: chi sei, cosa fai, come lo fai e perché tu o i tuoi prodotti vi differenziate rispetto agli altri.

Insomma, sfrutta il video per trasmettere un messaggio e non cadere nella tentazione di farlo per imitare qualcun altro o per autocompiacerti.
Ti servono degli spunti? Immagina un video che racconti che:

  • le condizioni climatiche e del terreno in cui sorge la tua azienda agricola rendono il prodotto speciale, differente in termini organolettici rispetto alla concorrenza;
  • l’esperienza di un lavoro tramandato da generazioni fa sì che la tua azienda sia diversa, perché alcuni passaggi del processo di produzione vengono ancora svolti manualmente, come da tradizione;
  • la diversità dei tuoi dipendenti è una scelta che carica il prodotto di valori e che scegliere il tuo brand significa condividerli.

Prima di iniziare le riprese, definisci e tieni bene a mente il tuo obiettivo. Il video, infatti, è uno strumento di marketing per prodotti agricoli che può avere diverse finalità: rafforzare o modificare il tuo posizionamento sul mercato, aumentare la credibilità del tuo marchio, convincere potenziali clienti a visitare la tua azienda agricola o il tuo sito ecommerce, promuovere un nuovo prodotto.

 

Valore per l’utente

Il video, come qualsiasi altro contenuto destinato a promuovere la tua azienda o i tuoi prodotti, deve essere utile al consumatore, al tuo cliente ideale. Utilità non significa esclusivamente insegnare qualcosa ma può corrispondere anche a: dare informazioni, scatenare una riflessione, divertire.

E così il panorama dei video per i prodotti agricoli si compone di contenuti:

  • educativi, come quelli che insegnano a coltivare qualcosa, spiegano il processo produttivo o i benefici per la salute di un prodotto;
  • emozionali, che raccontano storie di aziende, persone e/o territori al fine di creare empatia, a coinvolgere emotivamente il pubblico;
  • informativi, che documentano le caratteristiche di un prodotto o il suo metodo di produzione, la storia o le iniziative realizzate da un’azienda.

Ecco qui l’esempio di un video che, a mio avviso, comunica bene:

Dopo aver trovato l’idea, la domanda successiva che dovresti farti è: in base al mio obiettivo, è sufficiente un unico video o sarebbe più efficace raccontare una storia in più puntate?
In parole povere, chiediti se non vale la pena di creare una serie di video, che è la tendenza del momento e che risponde all’esigenza di inserire il video marketing in una strategia di lungo periodo.

 

Distribuire un video

Hai l’idea, hai perfino abbozzato una sceneggiatura e sei pronto a registrare? Fermati.
Prima di iniziare le riprese, è opportuno riflettere su come fare in modo che il video possa essere visto dai tuoi clienti; in pratica, bisogna definire su quali canali vuoi distribuire il tuo video. Ogni piattaforma ha le sue specificità, sia in termini di obiettivo che di formato, e un contenuto che funziona su YouTube non è detto che vada bene per i tuoi profili social. Il più famoso sito italiano di cucina, GialloZafferano, ad esempio, su Instagram condivide delle versioni ridotte, semplici ma molto accattivanti, delle videoricette che su YouTube pubblica in versione integrale.

La scelta del canale da sfruttare per il video marketing della tua azienda agricola dipende da una serie di fattori:

  • peso del canale nella strategia di marketing complessiva;
  • utilizzo del canale da parte di attuali e potenziali clienti;
  • obiettivo del video.

Ecco una serie di consigli in base alla piattaforma che sceglierai per condividere i tuoi video con il mondo.

 

YouTube: video per approfondire

Anche se è il regno dell’intrattenimento, sempre più aziende agricole scelgono YouTube per la loro strategia di video marketing.
Essendo nato esattamente per condividere video, il beneficio del canale è quello di lavorare su un terreno già fertile: le persone vanno su YouTube perché vogliono guardare qualcosa, sono già predisposte a farlo.
Uno studio di Nielsen ha rivelato che l’attenzione degli spettatori verso i video promozionali su YouTube è quasi due volte superiore rispetto a quella verso i video sui social.
In termini pratici significa che YouTube è il “luogo” giusto in cui far fermare i tuoi clienti, in cui insegnargli qualcosa tramite un tutorial o dargli maggiori informazioni sulla tua azienda, sul tuo lavoro o sui tuoi prodotti.

A testimonianza della maggior propensione degli utenti ad approfondire un contenuto su YouTube piuttosto che su altri canali, Hubspot sostiene che la lunghezza ideale dei video è di 2 minuti. Se vi sembrano pochi, leggete il prossimo paragrafo.

 

Social media: video per cazzeggiare

Secondo i dati di Marketingland, il tempo medio di visualizzazione di un video su Facebook è intorno ai 10 secondi.
Insomma, la lunghezza non è tutto, anzi. Se decidi di fare video marketing per i tuoi prodotti agricoli sui social, devi pensare ai video come a degli snack che l’utente mangiucchia nelle proprie pause.
Il discorso è valido anche per Instagram, in cui i video nella galleria non possono superare i 60 secondi e le Stories durano 14 secondi.

Come adattarsi a queste limitazioni tecniche? Catturando l’attenzione dell’utente sin da subito, nei primi 8 secondi, e definendo chiaramente qual è l’obiettivo, cioè l’azione che vorresti che facesse chi ha appena visto il tuo video. Visitare il tuo sito? Inviarti un messaggio? Scaricare un contenuto?

 

 
 
 
 
 
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Siti web: video per convincere

È provato che usare i video all’interno di landing page, pagine web strutturate specificatamente con l’obiettivo di far compiere un’azione all’utente (acquisto, richiesta informazioni, download, …), comporta un aumento dell’efficacia fino all’80%.

Perché? Ecco le ragioni principali:

  • le persone sono pigre e preferiscono guardare piuttosto che leggere;
  • un video che mette in risalto un’azienda agricola, i suoi dipendenti o i suoi prodotti, incrementa la fiducia dell’utente verso il brand.

Qui due esempi pratici di cosa usare i video per convincere i tuoi clienti:

  • se vendi arance tramite ecommerce, aggiungi nelle schede prodotto dei video in cui mostri i terreni in cui crescono i tuoi agrumi, a testimonianza della genuinità e dell’origine del prodotto che l’utente sta per acquistare;
  • se organizzi delle visite nei tuoi uliveti, inserisci nella pagina di prenotazione un video in prima persona in cui spieghi cosa è previsto durante la visita che l’utente sta per prenotare.

Insomma, usare i video nelle pagine strategiche del tuo sito, ecommerce o meno, può dare agli utenti la motivazione finale che gli serve per raggiungere il loro, e il tuo, obiettivo.

 

Realizzare un video

Attrezzatura

Bene, hai deciso che il video potrebbe essere lo strumento giusto per il marketing della tua azienda agricola e adesso ti stai chiedendo cosa ti serve per realizzarlo. Probabilmente la soluzione ce l’hai già in tasca: è il tuo smartphone.
Se hai un telefono di ultima generazione, infatti, la sua fotocamera è tutto quello che ti serve per iniziare le riprese. Non ci credi? Dai un’occhiata al video qui sotto, in cui vengono messi a confronto un iPhone X e una telecamera professionale.

Pensi che ti basti uno smartphone con una buona fotocamera o una telecamera degna di una ripresa cinematografica?

Io penso che nella maggior parte dei casi sia sufficiente uno smartphone, la guida su quale scegliere la lascio a qualcuno più esperto di me: ecco i migliori smartphone per fotocamera del momento.

Gli unici consigli che mi sento di darti sono i seguenti:

  • acquista un gimbal, cioè un supporto sul quale montare lo smartphone per fare in mano che le riprese siano stabili e senza fastidiose vibrazioni;
  • resta aggiornato, quando leggerai questo articolo lo smartphone con la migliore fotocamera in circolazione potrebbe essere già diventato preistoria.

 

Programmi e app

La scelta tra l’uso di software per il tuo pc o di un’app per il tuo smartphone dipende da una serie di fattori, tra questi:

  • quantità: maggiori sono le modifiche necessarie per realizzare il video finale, maggiore è la probabilità di dover utilizzare un pc, se non altro per motivi pratici;
  • qualità: modifiche lievi come la regolazione della luminosità possono tranquillamente essere svolte da smartphone, l’inserimento di transizioni
  • canale di distribuzione: condividere delle Stories su Instagram mentre sei in campo non è lo stesso che dover creare un video-tutorial da pubblicare sul tuo canale YouTube

Quali programmi o app utilizzare? Ecco i mie personali suggerimenti: da desktop Adobe Premiere o iMovie (solo per iOS), da mobile Quik, InShot o iMovie (solo per iOS).

Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata alle guide di Salvatore Aranzulla su programmi e app per editare video.

 

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